APPELLO PER CITTADINANZA AI NEONATI COINVOLTI NELLA GUERRA CHE INSANGUINA LA STRISCIA DI GAZA

Così come per la piccola Indi Gregory, chiediamo che il Governo italiano offra la cittadinanza ai neonati coinvolti nella guerra che insanguina la striscia di Gaza e che hanno bisogno di cure e macchinari per sopravvivere e che li accolga insieme alle loro famiglie. Abbiamo letto di come le donne sono costrette a partorire per strada e di quanto sia grave la situazione degli ospedali a Gaza. Secondo Sarah Hendriks, vicedirettrice esecutivo di UN Women che ha lanciato l’allarme a fine ottobre, sarebbero più di 5.500 le partorienti attualmente nella striscia di Gaza. I media hanno dato notizia di sette neonati che hanno perso la vita all’ospedale di Al Shifa, il più grande di Gaza, perché le incubatrici non sono più funzionanti. Nel conflitto avrebbero già perso la vita, inoltre, 5mila bambini.

Non riusciamo a sopportare il pensiero che siano proprio i bambini, israeliani e palestinesi senza distinzione, a pagare il prezzo più alto di questa guerra. Facciamo in modo che possano venire in Italia per vivere e non per morire.

Chiediamo di creare un corridoio umanitario continuo e sicuro che valga almeno per loro, i neonati e le loro famiglie, e per le donne che devono partorire. Offriamo loro, e offriamo anche a noi stessi, una risposta di umanità. Il diritto alla vita è il primo dei diritti dell’infanzia che la comunità internazionale ha il dovere di riconoscere e garantire. 

Sentiamo spesso parlare della difesa della civiltà occidentale, dei suoi valori, ma se l’agire dell’uomo è senza umanità nessuna civiltà può definirsi tale. Il 20 novembre è stata la Giornata internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. Con quale coraggio possiamo celebrare giornate come questa, quando migliaia di bambine e bambini muoiono per la guerra, così come sta avvenendo nel vicino Medio Oriente?

In ogni conflitto, in ogni carestia sono i bambini, gli “infanti”, a pagare le conseguenze più atroci. Bambine e bambini che cresceranno con l’imposizione dell’odio, senza distinzione tra israeliani e palestinesi. Non si tratta di schierarsi con Ḥamās o con Netanyahu. Il nostro appello va a difesa di tutti i bambini. Bisogna uscire dal tifo delle curve, come fosse una partita di calcio, perché su quel campo non si vince, si muore soltanto.

Lanciamo un appello a tutti i cittadini, ai medici che vivono la rabbia dell’impotenza, del non potere agire, non poter fare qualcosa, all’Ordine dei medici, ai ginecologi e ai pediatri.

Ci rivolgiamo ai parlamentari italiani di tutti i partiti sia del Parlamento italiano che del Parlamento europeo e al mondo associativo.

Si faccia presto. Dopo la tregua accordata il conflitto è già ripreso in tutta la sua ferocia, portando nuova distruzione e nuovi morti.

Solo così si salva la “civiltà” occidentale e ogni “civiltà”. Senza umanità non c’è civiltà.

Promotori

Pietro Bartolo – Medico, Parlamentare europeo, vicepresidente Commissione LIBE
Fiorella Mannoia – Cantante, artista impegnata per i diritti umani
Salvatore Amato – Presidente Ordine Medici Palermo, componente direttivo nazionale Fnomceo (Fed. nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri)

Adesioni collettive

Anpi
Anpi Sicilia
Anpi Palermo

Arci
Arci Basilicata
Arci Mediterranea Nemoli-Rivello
Arci Milano
Arci Palermo
Cgil Sicilia
Cgil Catania
Fp Cgil Sicilia
Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe

L’Espresso
Libera
Moltivolti
Ordine dei Medici di Palermo
Ordine dei Medici di Firenze
Per Esempio
Comitato Nour ama e cambia il mondo
Donne in nero – Napoli
Associazione Walter Rossi
Unione Prov. PD Trapani

Forum per il diritto alla Salute
Erripa centro studi Achille Grandi
Agisci Palermo, Associazione Medici Cattolici
AMCI, Associazione Medici Cattolici Italiani – Regione sicilia
AMCI – Sezione Palermo

Adesioni individuali

Walter Massa, presidente nazionale Arci
Don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera
Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo
Gianfranco Rosi, regista
Pietro Claudio Giovanni Dattolo, presidente Ordine dei Medici Firenze
Donatella Palermo, produttrice cinematografica
Alfio Mannino, segretario Cgil Sicilia
Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale Azione Cattolica
Achille Variati, eurodeputato
Giuliano Pisapia, eurodeputato
Salvo Li Castri, Anpi Palermo
Gianni Notari, direttore Istituto di Formazione Pedro Arrupe
Carmelo De Caudo, segretario generale CGIL Catania
Gaetano Agliozzo, segretario Fp Cgil Sicilia
Liliana Vernengo, vicepresidente Comitato Nour
Simone Gozzano, università L’Aquila
Gilda Sciortino, giornalista

Domenico Mogavero, vescovo emerito Mazara del Vallo
Mario Arca, Demos Sardegna
Massimiliano Smeriglio, eurodeputato
Carlo Colloca, Università Catania
Valentina Villabuona, presidente PD Trapani
Aldo Di Piazza, assessore Sanità Lampedusa
Elisabetta Olmi, produttrice cinematografica
Valentina Chinnici, deputato regionale Sicilia
Francesca Biancani, università Bologna
Ottavio Navarra, editore
Arturo Scotto, deputato nazionale
Tiziana Biolghini, consigliera comunale Roma Capitale
Serena Termini, giornalista
Nello Dipasquale, deputato regionale Sicilia
Carmelo Roccaro, Arci – cooperativa Al Kharub Agrigento
Anna Meli, presidente COSPE
Luigi Castorina, medico

Elisabetta Papini, coordinatrice naz. “Forum per il Diritto alla Salute”
Luigi Perollo, giornalista
Mario Giambona, deputato regionale SicilIa
Dario Safina, deputato regionale Sicilia
Simona Ricci, Fp Cgil Sanità nazionale
Lillo Ganci, segreteria nazionale Libera
Luca Casarini, Mediterranea
Susanna Camusso, senatrice
Camilla Laureti, eurodeputata
Ersilia Saverino, deputata regionale Sicilia
Youness Et Tahiri, consigliere comunale Lavis
Ignazio Corrao, eurodeputato
Raffaele Pomo, presidente AMCI, Regione Sicilia e Sezione Palermo
Sergio Gargano, presidente Agisci Palermo
Giovanni Burtone, deputato regionale Sicilia
Fabio Venezia, deputato regionale Sicilia

Torna in alto